Nuovo allestimento e nuova luce per la Pinacoteca Nazionale di Cagliari

Comune: Cagliari

sito: Musei Nazionali di Cagliari – Pinacoteca Nazionale di Cagliari

anno: 2022-2023

Committente: MIC –  Musei Nazionali di Cagliari 

Progettazione: nuovo allestimento e  lighting design

Progettazione e Direzione lavori: arch. lighting designer Michele Schintu

Gruppo di lavoro:  arch. Veronica Puddu, arch. Maria Pirastu

Coordinamento della sicurezza: ing. Federica Pau

Imprese esecutrici: Pisu Costruzioni s.r.l., M.G. Sistemi Tecnologici s.r.l., Vetreria San Giorgio

RUP: arch. Alessandro Sitzia

Fotografie: Stefano Ferrando – Studio Vetroblu

La nuova Pinacoteca 

Il nuovo allestimento per la Pinacoteca Nazionale di Cagliari è stato fortemente voluto dalla direzione dei Musei Nazionali di Cagliari per poter dare una nuova veste agli ambienti della Pinacoteca, ormai fermi al primo allestimento degli anni ’90.  L’obiettivo era quello di creare uno spazio in linea con gli attuali standard espositivi, garantendo una piena fruibilità degli spazi e una completa valorizzazione delle opere.

Lo studio essequadro | p ingegneria architettura, ha studiato al meglio, in accordo agli uffici tecnici dei Musei Nazionali di Cagliari, le soluzioni per la creazione di nuovi setti espositivi, nuove teche e nuovi sistemi di esposizione delle opere, dei portali di accesso alle sale, la realizzazione di un nuovo blocco di bagni a servizio dei visitatori, la nuova pavimentazione e il nuovo sistema di balaustre anti intrusione, nonché l’intera illuminazione museale per la valorizzazione e conservazione delle opere esposte. La Pinacoteca Nazionale presentava un allestimento che non era più in linea con i principi espositivi delle attuali Pinacoteche e le opere risentivano di una non corretta illuminazione. Il nuovo sistema di illuminazione, creato ad hoc per la Pinacoteca, prevede un inserimento di corpi illuminanti speciali, schermati e nella maggior parte dei casi non a vista. La luce, studiata per garantire l’assenza di riflessi sulle opere e la massima uniformità di illuminamento, ha un’altissima resa cromatica.

Il colore di fondo

Si è voluto caratterizzare la Pinacoteca Nazionale di Cagliari con un colore di fondo che è presente in due delle sale, quella del piano di ingresso e del piano ammezzato. Il verde. Questo colore è stato pensato in quanto risulta essere quello maggiormente presente all’interno delle opere. Il verde della Pinacoteca è frutto di uno studio ed è un colore creato appositamente per questi ambienti.

Le teche

Con il nuovo allestimento si è deciso di progettare e realizzare cinque nuove teche espositive, pensate per essere facilmente apribili per il loro allestimento. Ciascuna teca presenta un impianto di illuminazione di ultimissima generazione, costituito da corpi illuminanti miniaturizzati e dall’altissima resa cromatica. La dimensione delle teche è stata studiata per poter meglio ospitare l’oggettistica di carattere liturgico attualmente esposta. La teca più grande, per il reliquiario dei S.S. Martiri di Sardegna, è stata ideata per essere indipendente rispetto al gruppo delle quattro teche ed è caratterizzata anch’essa delle dimensioni ridotte e studiate appositamente per il reliquiario.

La Pala di San Cristoforo

La pala, proveniente anch’essa come altri retabli dalla chiesa cagliaritana di S. Francesco di Stampace, era esposta nel piano inferiore della Pinacoteca.

Grazie a studi approfonditi, sia dal punto di vista strutturale che espositivo, si è deciso di esporre la Pala letteralmente sospendendola nell’importante vuoto a doppia altezza presente al centro della Pinacoteca. Un espediente espositivo che garantisce piena visibilità all’importante Pala alta più di cinque metri.  La sospensione è voluta proprio sopra l’ambiente dedicato alle esposizioni di arte contemporanea in quanto il visitatore, trovandosi a visitare la sala al piano interrato, è portato ad alzare lo sguardo scoprendo sia l’architettura della Pinacoteca che una visione unica della Pala. Un monito simbolico all’arte contemporanea.

La pala è stata illuminata in modo tale da garantire la perfetta visione e messa in evidenza di ciascuna tavola. Si è stato realizzato anche un video mapping che riproduce in maniera didattica e non storica quello che sarebbe potuto essere l’aspetto originale della Pala che al suo centro ospitava la statua del San Francesco che riceve le stimmate. Il video mapping ha una durata di un minuto ed è in sincro con l’impianto luci che illumina la Pala.