FOR THE ENGLISH VERSION GO BELOW

Pochi sanno che una buona illuminazione negli uffici contribuisce a garantire il benessere fisico e psichico dei dipendenti. Deve essere infatti sempre tale da far in modo che gli utenti non provino alcun tipo di disturbo e riescano a lavorare in condizioni di comfort ottimale, indispensabile per favorire una buona attività lavorativa anche in termini di produttività. Nel momento in cui gli utenti si trovano a lavorare in un’atmosfera congeniale, dove possono adattare la temperatura di colore e l’intensità della luce alle proprie preferenze personali, si identificano con il luogo in cui lavorano e rimangono più soddisfatti. Inoltre, il comfort visivo all’interno degli uffici costituisce un argomento di legge, in quanto rientra nel concetto più ampio di sicurezza sul luogo di lavoro.

Normalmente possiamo individuare diverse zone di lavoro all’interno di un ambiente lavorativo e le norme definiscono la qualità e la quantità della luce per ognuna di queste. Definirle attraverso un buon progetto illuminotecnico garantisce contemporaneamente sia un’adeguata funzione visiva, sia un ottimale effetto biologico, sia un inaspettato effetto emotivo.

La funzione visiva viene assicurata, ad esempio, attraverso un’illuminazione che sia gradevole, senza abbagliamenti e specifica per ogni compito visivo (ossia per la tipologia di lavoro che siamo chiamati a svolgere) e che non sia basata solamente sulla geometria di un locale ma sulla necessità delle persone che vi lavorano. L’effetto biologico, ottenuto magari predisponendo scenari dinamici capaci di integrare la luce naturale, o variabili a seconda del tempo meteorologico o delle ore del giorno, favorisce il ritmo circadiano* e contribuisce al relax o alla concentrazione.Infine, l’effetto emotivo, come l’effetto biologico, può essere ottenuto attraverso la predisposizione di accenti di luce, pareti illuminate o scenari dinamici che strutturano le architetture e creano atmosfera.

In ogni complesso dedicato al lavoro si possono individuare delle aree principali suddivise a loro volta in una serie di spazi specializzati, variabili nelle caratteristiche funzionali e dimensionali secondo il tipo e l’importanza dell’attività svolta. Prendendo come esempio la sede di un’azienda e, nello specifico, l’area direzionale, possiamo individuare diversi spazi quali reception-hall, uffici (singoli o open space), sale riunioni, zone di relazione e relax. Attraverso la luce è possibile caratterizzare tutti questi ambienti in un’ottica di potenziamento della produttività dell’azienda stessa.Nella reception-hall si ricevono i clienti, e quindi la qualità della luce e la percezione dell’ambiente diventano fattori di successo. Per questo sono necessari una buona resa del colore, un rapporto equilibrato fra illuminamenti orizzontali e verticali e un opportuno alternarsi di zone chiare e scure che impedisce che l’ambiente appaia monotono.

Negli uffici, garantendo i livelli di illuminamento richiesto sul piano di lavoro capace anche di stimolare la concentrazione dell’utente, si può giocare con un tipo di illuminazione diffusa, non troppo elevata, che faccia sì che che il resto dell’ambiente non sembri spiacevolmente scuro. Inoltre è necessario prestare attenzione alla variazione continua di quantità e qualità della luce, in modo che gli ambienti siano resi meno piatti e noiosi attraverso l’inserimento di sistemi di regolazione della tonalità e dell’intensità della luce stessa.

Anche nelle sale riunioni è fondamentale una buona resa del colore e un giusto livello di illuminamento in modo da focalizzare l’attenzione e valorizzare gli incontri. Talvolta però, ci si focalizza esclusivamente all’illuminazione del tavolo, e questo comporta una scarsa illuminazione dei percorsi e una scarsissima illuminazione delle superfici verticali, che caratterizzano fortemente il campo visivo. Gli spazi di relazione e relax sono locali in cui ci si rilassa, ed è per questo che, a livello di arredo e illuminazione, si tende a differenziarli nettamente dal resto dell’ambiente ufficio. Qui è necessario optare per un’atmosfera più familiare e  lavorare con sistemi che integrino luce naturale e artificiale favorendo il buonumore e la conseguente ripresa del lavoro dopo la pausa.

Studiare dei sistemi di illuminazione corretti, che forniscono i livelli di illuminamento minimo sui piani di lavoro, non è un lavoro complesso, in quanto focalizzandosi solo sugli aspetti strettamente normativi rende gli ambienti estremamente piatti e insignificanti e quindi non deve essere l’unico obiettivo della progettazione. I collaboratori sono produttivi solamente se sono anche soddisfatti, e la luce giusta svolge ovviamente un ruolo centrale perché, di fatto, ha effetti su quasi tutti i processi vitali nell’organismo umano e influisce in egual misura sul rendimento, sulla sicurezza e sul benessere. Le proprietà della luce, come la sua quantità, il suo colore, e la sua collocazione sono di importanza decisiva per essere motivati e concentrati, al pari di quanto lo è la possibilità di regolare l’illuminazione secondo le proprie esigenze.

Sei sicuro di poter affermare di lavorare in un’ottimale situazione di comfort visivo?

 

*continua a seguirci per saperne di più.

 

Autrice:

Arch. Veronica Puddu – Esperto Casaclima Junior – studio essequadro | p 

 

 

ENG.

Few people know that good lighting in offices helps to ensure the physical and mental well-being of employees. In fact, it must always be such as to ensure that users do not experience any type of disturbance and are able to work in conditions of optimal comfort, indispensable for promoting good work activity also in terms of productivity. When users find themselves working in a congenial atmosphere, where they can adapt the color temperature and light intensity to their personal preferences, they identify themselves with the place where they work and remain more satisfied. In addition, visual comfort inside the offices is a matter of law, as it falls within the broader concept of safety in the workplace.

Normally we can identify different work areas within a working environment and the standards define the quality and quantity of light for each of these. Defining them through a good lighting project simultaneously guarantees both an adequate visual function and an optimal biological effect, as well as an unexpected emotional effect.

The visual function is ensured, for example, through lighting that is pleasant, without glare and specific for each visual task (i.e. for the type of work we are called to do) and that is not based solely on the geometry of a room but on the need of the people who work there.The biological effect, obtained perhaps by setting up dynamic scenarios capable of integrating natural light, or variable according to the weather or the hours of the day, favors the circadian rhythm * and contributes to relaxation or concentration.Finally, the emotional effect, like the biological effect, can be obtained through the preparation of light accents, illuminated walls or dynamic scenarios that structure the architecture and create an atmosphere.

In each complex dedicated to work, the main areas can be identified, divided in turn into a series of specialized spaces, variable in functional and dimensional characteristics according to the type and importance of the activity carried out. Taking as an example the headquarters of a company and, specifically, the management area, we can identify different spaces such as reception-halls, offices (single or open spaces), meeting rooms, relationship and relaxation areas. Through light it is possible to characterize all these work environments with a view to enhancing the productivity of the company itself. Customers are received in the reception hall, and therefore the quality of light and the perception of the environment become factors of success. For this, a good color rendering is required, a balanced relationship between horizontal and vertical illuminances and an appropriate alternation of light and dark areas that prevents the environment from appearing monotonous.

In offices, by guaranteeing the levels of illumination required on the work surface that can also stimulate user concentration, you can play with a type of diffused lighting, not too high, which ensures that the rest of the work environment don’t look unpleasantly dark. In addition, it is necessary to pay attention to the continuous variation in quantity and quality of light, so that the environments are made less flat and boring through the insertion of systems for adjusting the hue and intensity of the light itself.

Also in the meeting rooms, good color rendering and the right level of lighting are essential in order to focus attention and enhance the meetings. Sometimes, however, we focus separately on the lighting of the table, and this there is poor lighting of the paths and very little lighting of the vertical surfaces, which is strongly connected to the visual field. The spaces of relationship and relaxation are places where you can relax, and this is why, in terms of furniture and lighting, we tend to differentiate them clearly from the rest of the office environment. Here it is necessary to opt for a more familiar atmosphere and work with systems that integrate natural and artificial light, favoring a good mood and the consequent resumption of work after the break.

Studying the correct lighting systems, which provide the minimum levels of illumination on the work surfaces, is not a complex job, as focusing only on strictly regulatory aspects makes the environments extremely flat and insignificant and therefore should not be the only target of the design. Employees are productive only if they are also satisfied, and the right light obviously plays a central role because, in fact, it affects almost all the vital processes in the human body and affects the performance, safety and well-being equally. The properties of light, such as its quantity, its color, and its location are of decisive importance for being motivated and concentrated, as is the possibility of adjusting the lighting according to your needs.

Are you sure you can claim to work in an optimal situation of visual comfort?

 

* keep following us to find out more.

 

Authoress:

Arch. Veronica Puddu – Casaclima Junior Expert – studio essequadro | p